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Gli Smart Objects di Photoshop

A cosa servono e come si integrano con gli altri programmi della suite. Link ad un ottimo tutorial.
A cosa servono e come si integrano con gli altri programmi della suite. Link ad un ottimo tutorial.
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Tra le nuove funzionalità  di Photoshop CS2, una delle più interessanti è sicurmente quella degli Smart Objects.

Sappiamo tutti che è possibile importare un'immagine vettoriale da Illustrator. Quando si rasterizza un vettore c'è solo una possibilità  di modifica o ridimensionamento all'interno del nostro file .psd: se sbagliamo dovremmo importare nuovamente l'oggetto all'interno della canvas. Questo perché le versioni precedenti di Photoshop apportavano delle modifiche definitive allo stesso una volta importato.

Con gli Smart Objects (in italiano: Oggetti avanzati) si hanno delle possibilità  davvero uniche. Non solo importeremo l'immagine vettoriale, ma possiamo scalarla e ridimensionarla avendo sempre la possibilità  di ripristinare lo stato originale. Questo perchè ogni variazione non sarà  distruttiva, la copia si aggiornerà  automaticamente quando all'originale viene apportata una qualsiasi modifica.

Già  in passato esisteva un'interazione simile. Per fare un esempio, quando si apre un lavoro con Image Ready il collegamento al documento originale su Photoshop è sempre mantenuto: ogni modifica su quest'ultimo, viene ripetuta su Image Ready. Oggi con Version Cue viene aggiunta alla Creative Suite una gestione ancora più avanzata dei file Adobe, anche condividendoli con altri gruppi di lavoro.

Tornando agli Smart Objects su questo sito ho trovato un tutorial (in inglese) che spiega davvero bene il funzionamento di questo nuovo strumento. Vi consiglio di leggerlo, è un ottimo articolo per comprenderne a pieno le opportunità  di utilizzo.

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