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Scheumorfismo o flat design: quale scegliere per il proprio sito?

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Si parla molto di scheumorfismo in questi giorni, complici anche le indiscrezioni sul futuro delle interfacce dei software targati Apple. La mela morsicata è certamente una delle aziende che vi ha fatto più ampio ricorso ma, stando a quanto emerso sul Web, la nuova era voluta da Jonathan Ive avrebbe indirizzato l'imminente iOS 7 al minimalista flat design. Quali sono le caratteristiche di entrambi gli orientamenti grafici e come possono essere ottimizzati per il proprio sito?

Per scheumorfismo si intende la riproduzione fedele, in questo caso in digitale, di oggetti e decorazioni realmente esistenti. Un'agenda virtuale scheumorfica - si pensi appunto al calendario di iOS - verrà  realizzata curando dettagli come le pieghe della carta, gli strappi delle pagine, la rilegatura in pelle con tanto di cuciture. Al contrario, il flat design è quella filosofia che decide di liberare le interfacce di software e siti Web da ogni orpello non necessario, per ridurre l'eventuale disturbo all'utente e proporre una GUI minimalista e poco fastidiosa. iOS è appunto un perfetto sistema di architettura grafica scheumorfica, mentre il recente Windows Phone 8 è un esempio di flat design.

Lo scheumorfismo, una vera e propria mania degli ultimi anni, da mesi ha cominciato una parabola discendente. Complice forse l'eccessivo ricorso che ne ha fatto proprio Apple per i suoi software, questa filosofia grafica ha fatto capolino anche sul Web monopolizzando una buona fetta di siti creati durante lo scorso biennio, soprattutto quelli di natura promozionale o dedicati al portfolio di artisti. Il proverbio tuttavia dice che "il troppo stroppia" e, così, nelle ultime settimane si sta assistendo a vero e proprio dietrofront, con il ritorno a design meno invadenti e una affannosa corsa all'interfaccia più semplice. E anche la stessa Mela pare aver deciso di tornare sui suoi passi, tanto che il futuro iOS 7 è stato definito dai ben informati come "molto, molto piatto". Quando ci si trova nella condizione di dover realizzare la grafica di un sito Web, però, le mode del momento non dovrebbero essere assecondate tout-court. La decisione tra scheumorfismo e flat design, di conseguenza, dovrà  essere effettuata non in base a quanti stiano rincorrendo l'uno o l'altro orientamento, bensì agli effettivi usi del sito in questione.

In linea generale, e senza pretesa di essere esaustivi, bisognerebbe scegliere la grafica in base agli scopi del proprio progetto e al target d'utenti a cui si mira. Il design scheumorfico è perfetto per il navigatore casuale o privo di troppe competenze, l'utente in grado di riconoscere un pulsante solo perché tal bottone è pari a quello che ogni giorno vede sul telecomando, lo stereo o il forno a microonde di casa. In questa ottica, percià, lo scheumorfismo è ideale per siti orientati su ampi target poco specializzati, come ad esempio la promozione di prodotti di largo consumo. Il flat design non è invece sempre di immediata comprensione, proprio perché elimina la necessità  della riproduzione della realtà , e potrebbe non essere adatto a utenti poco avvezzi alla Rete. Tuttavia, è la soluzione di preferenza - se non proprio obbligatoria - per progetti dalle funzionalità  intense, che non si limitano a presentare un prodotto o un'iniziativa ma offrano al navigatore un mondo variegato di funzioni e servizi. Si pensi ad esempio a un social network, a un sito di e-commerce o anche solo a un'interfaccia per un'intranet aziendale: quale disordinata confusione potrebbe generare un design scheumorfico?

Quale sia la scelta del designer, della lotta tra scheumorfismo e flat design se ne sentirà  abbondantemente parlare nei prossimi tempi. Sul Web è già  in atto una vera e propria guerra tra fazioni e chissà  che, fra i due litiganti, non emerga una terza e migliore soluzione.

Fonte: WebDesignerDepot

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