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Build 2016: prime novità per gli sviluppatori

Build 2016: prime novità per gli sviluppatori
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La Build 2016, conferenza che la Casa di Redmond dedicata annualmente agli sviluppatori, era attesa in particolare per scoprire quali fossero le novità di Microsoft per il coding; chi prevedeva il lancio di nuove feature e di strumenti addizionali a supporto dell'interoperabilità con le soluzioni Open Source, per la realizzazione di applicazioni universali e l'interazione con le piattaforme Cloud fornite dal produttore, ha sostanzialmente ricevuto delle conferme dall'appuntamento californiano.

E' quindi arrivato il momento di proporre un primo sunto degli annunci effettuati nel corso della manifestazione, un evento che ha visto Windows 10 come grande ma non unico protagonista:

  • Integrazione di Ubuntu in Windows 10: un ulteriore passo avanti nella strategia di allontanamento da un'improduttiva e antieconomica difesa ad ogni costo del Closed Source; il supporto nativo della distribuzione come sotto-sistema tramite hypervisor garantirà di poter lavorare simultaneamente su entrambi i sistemi operativi senza ricorrere ad emulatori o virtualizzazione. L'invio di istruzioni a Ubuntu sarà possibile attraverso Shell Bash, Unity non sarà invece disponibile di default e non si potranno eseguire applicazioni Windows dalla distro. Si tratta di un'innovazione implementata in ambito Azure e portata su Windows 10 in particolare per finalità correlate alla gestione server.
  • Xamarin: un'acquisizione che testimonia l'intenzione di fornire strumenti per lo sviluppo di applicazioni universali, libere dai vincoli delle piattaforme e dei device di riferimento; Xamarin si presenta come una soluzione per la realizzazione di App native C# based per dispositivi equipaggiati con Android, iOS e Windows, i sorgenti potranno essere condivisi fra applicazioni differenti massimizzando produttività e ottimizzazione. Windows Phone appare sempre meno centrale nella strategia di Satya Nadella e soci per il mobile, considerando i presupposti offrire un environment per lo sviluppo onnicomprensivo e aperto potrebbe rivelarsi più conveniente rispetto al tentativo di popolare un market place in netto ritardo rispetto alla concorrenza.
  • Skype Bot e CaS (Conversation-as-Platform): l'assistente virtuale Cortana entra nel client VoIP di Redmond accompagnato dagli Skype Bot, App in grado di interagire con l'utente in piena autonomia. L'interazione per ora limitata alle istruzioni testuali verrà presto o tardi estesa ai comandi vocali, da questo punto di vista gli sviluppatori di software di terze parti potranno fruttare la Skype Bot Platform per realizzare soluzioni avanzate sia dal punto di vista delle funzionalità che del design, per esempio creando dei personaggi tridimensionali che fungano da interfaccia utente per le proprie App.
  • Windows Hello: la biometria secondo Microsoft; riconoscimento facciale, identificazione tramite impronte digitali e scansione dell'iride come strumenti per l'autenticazione; questa innovazione è stata implementata anche per il browser Web Microsoft Edge in modo da fornire un nuovo meccanismo per il login su siti Internet e Web applications. Rimangono però da considerare due fattori che potrebbero influire negativamente sulla diffusione di questa tecnologia: l'ancora scarsa adozione di Edge da parte dell'utenza, a dispetto dei buoni risultati raggiunti da Windows 10 a livello di market share, e la necessità di una configurazione hardware avanzata ancora poco diffusa nei terminali in commercio.
  • UWP (Universal Windows Platform): Facebook per Windows 10, così come Instagram e Facebook Messenger saranno i primi esempi di applicazioni universali correlate a servizi a larghissima diffusione; tale iniziativa non dovrebbe riguardare anche un altro prodotto che fa capo a Menlo Park come WhatsApp, ma l'eventuale buon funzionamento delle App precedentemente citate potrebbe tradursi in uno stimolo rilevante allo sviluppo di soluzioni in grado di unificare la user experience al di là delle specificità del dispositivo utilizzato.
  • Hololens Developer Edition: la fase di distribuzione del kit per la realtà aumentata è cominciato; HoloLens per gli sviluppatori funziona sulla base di Hyper-V ed è stato implementato per interfacciarsi direttamente con Visual Studio, i destinatari potranno testare il comportamento dei diversi sensori in dotazione attraverso input inviati tramite tastiera, mouse o controller per Xbox verificando le possibile risposte a gestures, movimenti degli arti e spostamenti nel contesto corrente.

Le Build sono dedicate agli annunci, ai lanci e alle demo preliminari, l'evoluzione di tutte le soluzioni descritte dipenderà in gran parte dai feedback inviati in futuro dagli sviluppatori che decideranno di adottarle per il proprio lavoro. L'appuntamento non è ancora giunto al termine e presto potrebbero esserci ulteriori novità.

Via Build 2016

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