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Portfolio vincenti: cosa mettere dentro?

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àˆ arrivata l'ora di mettere online il proprio portfolio. In fondo dovrebbe essere semplice, no? Invece così non è. Un portfolio, per un web designer, ma pure per un web developer e comunque un professionista dell'informazione in generale, è uno strumento fondamentale e importantissimo per attirare nuovi clienti. L'obiettivo è semplice: il visitatore, attraverso la lettura e la visione dei nostri lavori, deve essere convinto dalle nostre capacità  e, dunque, facilmente deve essere convertito in cliente, appunto.

Per facilitare la conversione da visitatore a cliente serve un impatto molto efficace: visivo, e a livello di contenuto. Percià la domanda da cui ha origine la costruzione di un portfolio sul Web è soltanto una: cosa ci metto dentro?

Il principio guida dovrebbe essere la semplicità  e la facilità  di presentazione.

Per prima cosa dobbiamo trovare il giusto modo per far capire chi siamo. Generalmente si tratta di uno o due paragrafi di testo che puntano a sviscerare la nostra genesi da professionisti, le nostre abilità  e le nostre passioni (tutte funzionali ai servizi che offriamo, ovviamente).

Quindi occorre passare la parola alle immagini. Una immagine, tipo uno screenshot di un'applicazione o di un layout realizzato, è mille volte più potente di una lunga e tediosa, seppur completa, descrizione del lavoro. Se occorre, e se è questo il nostro caso, bisognerebbe dividere i lavori già  svolti in categorie: loghi, layout, web application. Non solo immagini, però. La maggior parte dei più autorevoli designer e developer offre, a corredo delle gallery dei lavori svolti, anche una piccola descrizione del tipo di skill messo in campo per portare a termine il progetto.

Ed ecco quindi un altro componente chiave di un portfolio: le skills, cioè le nostre conoscenze elencate per tecnologia (tipo HTML, CSS, PHP, Symfony...) e/o per servizi offerti. Anche qui i designer e i layout sono pieni di artifizi per rendere questa sezione sempre più gradevole agli occhi del visitatore: grafici, animazioni, uso di immagini autoesplicative.

L'ultimo componente, a mio avviso, che rende un portfolio davvero competitivo è la presenza di autorevoli testimonial. Gente con cui abbiamo lavorato e per conto di cui abbiamo lavorato che gentilmente ci rilascia una frase, un piccolo spot per promuovere le nostre capacità  e il nostro lavoro. Se abbiamo avuto la fortuna di poter supportare clienti importanti, allora il solo fatto di comparire fra i testimonial potrebbe, da solo, essere il viatico per un nuovo contratto.

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