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Perché Microsoft non vuole una cross licensing con Linux?

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Da anni ormai Microsoft si sta dimostrando sempre più aperta verso il mondo Open Source, fino ad un decennio fa era impensabile che l'azienda di Redmond sviluppasse e rendesse pubblica una distribuzione Linux su cui basare il proprio ambiente Cloud e la propria piattaforma software per gli swich. Tuttavia ci sono ancora alcune questioni che Microsoft ha in sospeso con la community del software libero e per molti veri e probabile che non si raggiungerà mai un vero sistema di cross licensing.

Per fare un esempio, la Casa di Redmond non fa parte dell'Open Invention Network (OIN), ovvero l'unione dei grandi player che investono sulla tecnologia e l'infrastruttura di rete Open Source. Tuttavia l'azienda californiana intrattiene stretti rapporti commerciali con IBM, uno dei fondatori dell'OIN. Ma l'ingresso all'interno di questo "contenitore" di brevetti software potrebbe garantire più svantaggi che vantaggi a Satya Nadella e soci, Microsoft infatti dovrebbe rinunciare a molti degli introiti derivanti dai brevetti.

Le licenze e i brevetti software generano ingenti guadagni e costituiscono delle vere e proprie rendite, sembrerebbe quindi che Microsoft non sia disposta a rinunciarvi. Il gruppo statunitense non starebbe però operando in modo insolito, parliamo del resto di un sistema che rappresenta la norma all'interno dell'industria informatica.

Senza contare che i grandi attori presenti nel mondo Linux/Enteprise come Canonical, Red Hat e SUSE sono già partner di Microsoft da tempo anche se non hanno mai firmato accordi di condivisioni per licenze e brevetti cosi stretti come nel caso dell'OIN.

Una situazione sgradita a coloro che sono più sensibili alla causa del software libero, utenti preoccupati dalla futura influenza di Microsoft nel settore; in questi anni infatti sempre più sviluppatori sono migrati verso i tool Microsoft resi Open Source dal produttore.

La preoccupazione è che Redmond da un lato apra il codice delle sue applicazioni e, dall'altro, renda i propri clienti dipendenti da una piattaforma o da un servizio proprietario. Per questo motivo in molti sperano che si ponga fine al problema delle licenze software grazie ad un sistema di cross licensing condiviso tra più aziende e Microsoft.

Per approfondire Swapnil Bhartiya

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