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Google Clips: l'AI impara dalla UX

Google Clips: l'AI impara dalla UX
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Google è da sempre molto attiva nel settore dell'Intelligenza Artificiale, in particolare gli sviluppatori dell'azienda californiana hanno sfruttato il progetto Google Clips per migliorare le tecnologie dedicate, cercando di sviluppare nuovi modelli di apprendimento per gli algoritmi di Machine Learning.

Per quanto avanzate le intelligenze artificiali presentano ancora grandi difficoltà a capire e percepire i problemi e i bisogni dell'uomo, ecco perché è necessario fornire loro gli strumenti, i modelli di apprendimento e gli esempi su cui basare la loro evoluzione. Permettendo dunque un miglioramento delle capacità di aiutare le persone nel corso della vita quotidiana.

All'interno della divisione Google UX è nato un progetto dedicato appunto a questo, ovvero all'human-centered machine learning. Questa ricerca è stata possibile grazie alle Google Clips ovvero delle telecamere intelligenti progettate per catturare i momenti di vita di una famiglia.

Tali telecamere si focalizzavano in particolare sui momenti in cui le persone si divertono insieme e sulle loro emozioni così che gli algoritmi apprendano i momenti giusti per scattare foto e video clip intelligenti.

Gli ingegneri Google hanno dunque affrontato il problema dello sviluppo delle AI da una nuova prospettiva: se non ci si allinea ai bisogni umani si rischia di costruire un sistema molto potente per affrontare un problema molto piccolo, o forse inesistente. L'obbiettivo finale è dunque implementare una forma di apprendimento automatico con previsioni basate su schemi e relazioni individuate automaticamente nei dati registrati dalle telecamere.

Ovviamente, per consentire alle AI di apprendere e gestire una tale mole di dati, e dunque per elaborarli con criterio per risolvere alcuni problemi dell'uomo, è necessario fornire loro dei modelli di apprendimento simili a quelli dell'uomo. Quindi non bisognerebbe partire fin da subito con informazioni e problemi enormi, ma iniziare gradualmente d problemi piccoli e poi sempre più rilevanti, un po' come come accadrebbe per l'apprendimento di una lingua straniera.

Via Google

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