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Mobile Web: il futuro secondo Google

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Nel corso dell'ultimo Chrome Developer Summit gli sviluppatori di Mountain View hanno proposto una riflessione su quello che potrebbe essere il futuro delle Web applications per il mobile e del Mobile Web in generale; ora che il browser Internet di Big G rappresenterebbe un'applicazione ormai matura nella sua release per il Desktop, rimarrebbe aperto il discorso riguardante la convivenza tra le Web Apps e quelle native.

Nonostante gli sforzi effettuati fino ad ora dai diversi vendor per superare i limiti intrinseci alla natura delle Web applications, vi sarebbero ancora delle questioni irrisolte, legate in particolare al rendering e, soprattutto, alla user experience, sulle quali i coders di Larry Page si starebbero concentrando.

Una di esse riguarderebbe il livello delle prestazioni, in questo caso per Google esisterebbe un parametro di riferimento riassumibile in 60 fps o 16 ms per frame che dovrebbe essere valido per qualsiasi soluzione ispirata alle tecnologie Web based. Un traguardo, probabilmente raggiungibile entro qualche anno, che permetterebbe di colmare in parte in divario con le Apps native, ferme restando le problematiche inerenti workload e risorse di sistema.

Un'altra questione farebbe invece riferimento alla Web Capability, cioè alla possibilità di creare il più facilmente possibile delle esperienze d'utilizzo simili a quelle delle applicazioni native nel Mobile Web; da questo punto di vista potrebbe giocare un ruolo fondamentale l'implementazione di ServiceWorker, una nuova funzionalità per i browser alternativa a AppCache e associata a cache scrivibili grazie alle quali rispondere da pagine Web alle richieste (tramite script) consentendone la messa offline.

Un altro argomento in discussione riguarda i Web components, per il quali Google punta molto su Polymer, un progetto sempre più vicino ad uscire dalla sua fase sperimentale e implementato per una maggiore integrazione con altri frameworks; nonostante la sua prima release stabile sia attesa per la metà del prossimo anno, esso viene già utilizzato in numerosi progetti di Google così come dagli sviluppatori di altre aziende quali Salesforce e News Corp.

Rimarrebbe aperta la questione inerente la distribuzione delle Web applications a cui Big G non avrebbe dato ancora una risposta; attualmente infatti non vi sarebbero piani per portare tali Apps su Play Store.

Via Divshot

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