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Arriva .mobi

Ma serve davvero un dominio ad hoc per i siti mobili?
Ma serve davvero un dominio ad hoc per i siti mobili?
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Il 22 maggio è partito il cosiddetto Sunrise Registration Period per il nuovo TLD .mobi, destinato, com'è facile intuire, a siti ottimizzati per la fruizione da dispositivi mobili. Al momento porte aperte solo alle aziende detentrici di marchi registrati.

A curare il rilascio dei nuovi domini è una società  con sede a Dublino, dotMobi (o mTLD, che dir si voglia). Che non si limità  però alla gestione degli aspetti strettamente commerciali, burocratici e giuridici del procedimento. Pubblica, infatti, anche una serie di linee guida e best practices sulla realizzazione di siti per il mobile a cui chi richiede un dominio deve conformarsi. Quoto:

mTLD will audit all dotmobi domains for compliance to the mandatory rules. mTLD will audit these domains in whatever way or frequency decided by mTLD to be practical and reasonable. When a web site using a dotmobi name is not compliant with the mandatory rules, an exception report for the dotmobi name will be created by mTLD.

Ora, si potrebbero fare tanti discorsi su questa politica del dominio ad hoc, iniziando magari dal grande tema dell'universalità  del web come concepita dal suo fondatore. Ma voliamo basso. Mi pare che alla base di questa scelta ci sia un presupposto: la internet mobile non decolla perché navigare con un cellulare è complicato, frustrante... Ed è complicato e frustrante perché i siti sono creati pensando solo alla fruizione da PC. Se noi costringiamo la gente a fare siti ottimizzati per quel medium, nuovi orizzonti di gloria ci si spalancheranno davanti.

Se poi quel sito perfettamente compliant rispetto alle sacre tavole di dotMobi è del tutto inutile, nel senso che non offre alcun servizio realmente utile in mobilità , chissenefrega! Evviva! Life is Now!

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