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Visual Studio 2017: che fine ha fatto Python?

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Lo scorso gennaio gli sviluppatori della Casa di Redmond hanno rimosso il supporto al linguaggio Python dalla Release Candidate di Visual Studio 2017, l'attesa nuova milestone del noto ambiente di sviluppo integrato; tale aggiornamento è stato effettuato in modo abbastanza improvviso e praticamente senza alcun avviso dal parte della società produttrice. A questo punto più di un utilizzatore si è chiesto se Python fosse stato definitivamente escluso dagli strumenti direttamente supportati o se Microsoft avesse intenzione di includerlo nuovamente nel progetto.

Grazie ad un post recentemente pubblicato in proposito sul blog dei Microsoft Developer scopriamo che, fortunatamente per un gran numero di sviluppatori, il supporto al linguaggio Open Source dovrebbe essere reintrodotto grazie ad un futuro update e, con tutta probabilità, sarà presente anche nella versione definitiva di Visual Studio 2017. L'attuale assenza di questo componente sarebbe dovuta al fatto che Redmond desidera non ricomprendere nel core dell'applicazione alcuna parte che sia ancora in fase di completamento e, di conseguenza, non pienamente utilizzabile.

Ad oggi il modulo per Python di Visual Studio 2017 necessiterebbe in particolare di una traduzione completa dell'interfaccia utente e dei messaggi, ma ciò riguarderebbe anche anche altri linguaggi supportati per i quali l'IDE dovrà essere adattata in tempo per il rilascio della stabile. Se tutto dovesse andare come previsto dall'attuale road map del progetto, gli interventi previsti potrebbero essere conclusi già prima della scadenza del 7 marzo 2017, data fissata per il lancio della major release e la presentazione delle novità riguardanti Xamarin, Microsoft Azure e altri prodotti della stessa azienda di Satya Nadella.

Tra le nuove feature di Visual Studio 2017 vi dovrebbe essere proprio un cambiamento radicale nel supporto a Python, infatti con questa versione non dovrebbero essere più realizzati degli installer standalone, ma si procederà con un'inclusione diretta nell'IDE, a livello di core; detto questo si sarebbe comunque optato per l'integrazione di tale modifica in delle preview separate, installabili contemporaneamente senza conflitti con le altre anteprime.

Via Steve Dower

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