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Google: mobile-first indexing, le regole da seguire

Google: mobile-first indexing, le regole da seguire
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Come recentemente precisato da Mountain View tramite il Webmaster Central Blog, nel corso dei prossimi mesi i gestori dei siti Web assisteranno ad un incremento significativo del crawling effettuato tramite lo Smartphone Googlebot. Questo significa che i risultati di ricerca e i contenuti presenti nella cache di Google verranno proposti avendo come riferimento la versione mobile delle pagine Internet.

Per stessa ammissione della compagnia californiana, fino ad ora i sistemi di crawling, indicizzazione e ranking utilizzati dal motore di ricerca avrebbero privilegiato le versioni Desktop delle risorse online, comportamento che si sarebbe tradotto in maggiori difficoltà di fruizione a danno dell'utenza mobile, quella che attualmente genera il maggior numero di accessi al servizio. Ora invece l'intenzione dovrebbe essere quella di votarsi ad un approccio mobile-first anche per l'indicizzazione, cambiamento che chiama in causa in primo luogo gli sviluppatori.

Come precisato, coloro che hanno già adattato il loro progetti ai dettami del Responsive Web Design non dovrebbero effettuare interventi di particolare portata, stesso discorso per chi ha già provveduto a configurare le proprie risorse per la pubblicazione dinamica, dove i server sono in grado di rispondere tramite varianti del codice HTML e CSS per il medesimo URL a seconda dell'user-agent che formula la richiesta.

Vi sono poi delle regole che semplificheranno il mobile-first indexing consentendo di ottenere risultati migliori:

  • verificare che la versione mobile offra la stessa qualità di contenuti di quella Desktop, non soltanto i testi ma anche gli elementi multimediali.
  • Strutturare i dati in modo da facilitarne la consultazione da parte dell'utenza mobile.
  • Curare i Metadata assicurandosi, per esempio, che title e meta descriptions siano equivalenti su mobile e Desktop.
  • Non sono necessarie modifiche per i link interni, per i siti Web che utilizzano URL mobili dedicati si consiglia il mantenimento degli elementi rel=canonical e rel=alternate tra le versioni.
  • Se si utilizza rel=hreflang per l'internazionalizzazione, le URL mobile devono puntare alle altre localizzazioni mobile, stesso discorso per il Desktop.
  • Verificare che il proprio hosting offra risorse sufficienti per un possibile incremento dell'attività di crawling; ciò vale naturalmente soltanto per coloro che non sfruttano il Responsive Web Design e la pubblicazione dinamica.

Per il momento non è stata ancora definita una data entro la quale tali interventi dovranno essere obbligatoriamente effettuati, ma è ormai evidente che il 2018 sarà l'anno della transazione definitiva all'indicizzazione mobile-first.

Via Google Webmaster Blog

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