Nessun risultato. Prova con un altro termine.
Guide
Notizie
Software
Tutorial

SEO: massimizzare l'efficacia del link building

Link copiato negli appunti

Croce e delizia della creazione e del mantenimento di ogni sito web, la costruzione di una rete di link reciproci (link building) richiede grande impegno e molta devozione. Tutt'oggi, infatti, la presenza di collegamenti significativi in uscita, e altrettanti in entrata, può determinare una sensibile differenza in termini di indicizzazione. Rispetto a qualche anno fa, quando il link building rappresentava una sorta di Far West inesplorato, oggi le regole del gioco si fanno però assai più rigide. I motori di ricerca, ad esempio, valutano il peso dei propri collegamenti, dei cosiddetti referral, di conseguenza è necessario procedere con scrupolo. Quali sono i consigli da seguire?

Naturalmente, non vi è una ricetta che possa essere universalmente adatta a tutti, perché molto dipende dagli scopi che si vogliono raggiungere, così come dalla natura del proprio progetto. Di seguito, però, qualche informazione utile su come orientarsi.

Una cattiva abitudine è quella di inserire sul proprio sito link a chiunque, anche a siti o portali non direttamente inerenti alla propria attività. Questa azione, però, rischia di avere ripercussioni sul fronte dell'indicizzazione, poiché i motori di ricerca percepiranno questi collegamenti come "detematizzanti". È perciò necessario analizzare il valore di ogni link. Quali elementi positivi aggiunge all'argomento trattato? È una potenziale fonte di traffico? È autorevole?

Ancora, attenzione anche alla quantità dei link: i motori di ricerca non sembrano amare particolarmente le pagine con troppi collegamenti, soprattutto quando non tematizzanti.

In un testo o in un articolo, ad esempio, è bene scegliere solamente due o tre parole chiave ben mirate e usarle come anchor per i propri collegamenti, che dovranno essere autorevoli e verificati. Ancora, ci deve essere un buon equilibrio tra link interni, ovvero a risorse presenti sul proprio sito, e collegamenti esterni.

Non capita di rado che il proprio marchio, o il proprio servizio, venga citato da portali di assoluto interesse, come quotidiani nazionali, aggregatori molto seguiti e via dicendo. Altrettanto spesso, tuttavia, alla citazione non corrisponde l'inserimento del link corrispettivo: a volte per dimenticanza, a volte per precisa policy dell'editore in questione. Un'abitudine quest'ultima che genera solitamente molta rabbia, ma in realtà rappresenta una grande opportunità.

L'assenza di un link, infatti, apre le strade per un contatto proficuo. È l'occasione giusta per scrivere alla redazione del quotidiano, o al team che gestisce il sito di riferimento, ringraziandoli per la citazione o la recensione ricevuta, chiedendo quindi educatamente se sia possibile inserire anche il link al sito. Procedendo con diplomazia, e mostrandosi comunque soddisfatti della citazione e pronti a un dialogo costruttivo, il collegamento verrà inserito senza troppi sforzi.

Così facendo, si otterrà il vantaggio di un referente di elevata qualità. Al contrario, manifestando rabbia o modi sgarbati, si rischia di raggiungere l'esatto opposto rispetto a quanto desiderato.

Social, ma non troppo

I social network sono sempre più rilevanti nelle attività online quotidiane eppure, a livello di link building, non hanno ancora una grande efficacia. Sicuramente utili come passaparola, non portano grande traffico al proprio sito: è l'effetto collaterale di una pessima abitudine molto diffusa sui social, ovvero soffermarsi alla lettura del titolo o dell'anteprima di una pagina collegata direttamente nel feed su Facebook e Twitter, senza effettivamente cliccare. Allo stesso modo, per quanto abbiano una certa rilevanza, i social non sono ancora preminenti a livello di indicizzazione.

Questo non suggerisce la possibilità di ignorare i link sui social, ma di certo l'impegno deve essere preminente su altri fronti più organiche ed efficienti sui motori di ricerca.

Abitudini da perdere

Nell'attività di link building, infine, vi sono anche delle abitudini da perdere. La prima è una decisamente popolare negli ultimi anni, ovvero collegare alle proprie pagine una moltitudine di siti esterni, inserendo il "rel=nofollow" nella speranza che il motore di ricerca non abbia un'azione penalizzante. In realtà, questa soluzione sarebbe da adottare una tantum, poiché bypassare in toto l'azione dei crawler è deleteria sul lungo periodo: il motore di ricerca, infatti, non rileverà link significativi.

Ancora, quando si chiede un link a un sito esterno, non si deve pretendere l'uso di un anchor preciso, né imporre il titolo del collegamento. Oltre a innervosire la controparte, è bene ricordare come qualsiasi collegamento debba essere inserito secondo le logiche del sito in uso - anche perché il motore di ricerca tende a riconoscere e adattarsi a certe consuetudini.

Non si dovrebbero quindi utilizzare tool automatici per l'inserimento di link, poiché ogni collegamento deve essere studiato singolarmente, ma neanche acquistare referral soprattutto se di scarsa qualità, ospitare moltissimi ghost post nella speranza di ottenere link significativi, l'abuso delle call-to-action quando non realmente necessario.

Ti consigliamo anche