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JPEG XS: JPEG per AR, VR, guida autonoma e video editing

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Il Joint Photographic Experts Group (JPEG), un comitato interazionale guidato dai ricercatori della EPFL (École polytechnique fédérale de Lausanne), ha presentato un nuovo formato di compressione delle immagini open source chiamato JPEG XS che dovrebbe impiegare meno risorse durante la fase di compressione dati offrendo, al contempo, una qualità finale maggiore.

In particolare il nuovo JPEG XS è stato pensato per interagire al meglio con le applicazioni di Realtà Virtuale, Realtà Aumentata, guida auonoma e per essere utilizzato nell'editing video professionale. Gli sviluppatori del progetto si sono chiesti: "Qual'è l'elemento che genera maggior fastidio per gli utenti durante l'utilizzo degli headset per la Realtà Virtuale?" La risposta è stata la "latenza". Ovvero l'impercettibile quantità di tempo che il sistema impiega per rendere visibili le immagini che variano a seconda del movimento della testa dell'utente. Questi ritardi sono ovviamente percepiti dal cervello umano e generano una sensazione di disturbo.

JPEG XS è stato quindi pensato per risolvere tali problematiche. I nuovi algoritmi di compressione consentono di mantenere un livello di qualità alto riducendo però i tempi di compressione dati e diminuendo le risorse richieste. Questa livello di qualità può essere supportato dalle nuove tecnologie di scambio dati, ovvero le reti 5G e le connessioni WIFI ad alte prestazioni che consentono di visualizzare contenuti ad elevate risoluzioni anche sui device wireless.

Grazie a JPEG XS sarà quindi possibile eseguire lo streaming di vari contenuti multimediali ad alta qualità sui propri device senza problemi di latenza e migliorando l'esperienza utente durante l'impiego dei vari device di realtà virtuale.

jpegxs

JPEG XS non è stato pensato per sostituire il classico JPEG ma per affiancarsi da esso negli ambiti della virtual reality e dello streaming. Anche i droni potranno beneficiare di un flusso di immagini più nitido grazie a questo nuovo formato e lo stesso vale per le telecamere delle macchine guidate dalle intelligenze artificiali. Tali sistemi potranno quindi analizzare i percorsi stradali nel dettaglio, riducendo ulteriormente la possibilità di incidenti.

L'ESA, l'agenzia spaziale europea, si è detta molto interessata a JPEG XS, lo scambio dei dati con i satelliti e le sonde spaziali è infatti vitale. JPEG XS potrebbe anche diventare lo standard per chi si occupa di editing professionale nel mondo del cinema. Attualmente le varie fotocamera utilizzano codifiche basate sul proprio formato proprietario, questo significa che ogni file deve essere transcodificato prima di essere importato nei programmi di video editing. JPEG XS, invece, potrebbe essere utilizzato senza questo processo di decodifica, diventando il nuovo formato universale per il cinema.

JPEG XS deve ancora passare per l'approvazione dell'ISO (International Organization for Standardization), una volta attenuta la sua certificazione i vari prodotti e servizi basati sul nuovo formato potranno essere lanciati e resi operativi.

Via JPEG XS

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