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osCommerce, svilluppatori e clienti

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Un cliente vi comunica che ha intenzione di mettere su un sito di e-commerce dove vendere online i suoi prodotti, questa per voi è sicuramente una buona notizia ma iniziano le difficoltà .

Dividerà le difficoltà  in tre fasi che chiamerà "preventivo", "manutenzione e aggiornamento" e "vendita"; darà infatti per scontata quella relativa alla realizzazione del sito e alla modifica del layout che di per se rappresentano un capitolo a parte.

Prima fase, il cliente vi chiama e fissate un appuntamento, naturalmente vi ha già  comunicato che i tempi di realizzazione devono essere molto rapidi, bisogna iniziare subito per cominciare a vendere quanto prima.

Nella maggior parte dei casi l'investimento previsto dal cliente sarà  nettamente inferiore a quello necessario per la realizzazione di un'applicazione ex novo, in ogni caso il tempo disponibile non lo permetterebbe quindi il nome di osCommerce comincia a balenare nella vostra mente.

Forti del fatto di avere a disposizione un'applicazione Open Source che vi permetterà  di bruciare molte tappe, vi recate dal cliente già  sapendo che discorsi come l'aggiornamento dei cataloghi, gli investimenti pubblicitari e la predisposizione delle pagine secondo logiche SEO gli entreranno in un orecchio per uscire dall'altro.
Una piattaforma come osCommerce, per quanto faciliti di molto la vita dello sviluppatore, può creare non poche difficoltà  quando la si propone ad un cliente e questo proprio a causa delle molte funzioni disponibili.

Il cliente rimarrà  infatti ammaliato dalla possibilità  di tradurre il suo sito in molte lingue straniere; sarà  entusiasta del fatto di poter creare un numero illimitato di categorie e di poter inserire una quantità  indefinita di prodotti; si fregherà  le mani venendo a scoprire i numerosi sistemi di pagamento supportati; sognerà  soldi che piovono dal cielo pensando alla possibilità  di gestire ordini effettuati nelle valute più disparate. Ma poi le cose vanno fatte...

Ora ipotizziamo che il vostro preventivo sia stato accettato e che voi abbiate realizzato il sito richiesto, siamo in piena fase "manutenzione e aggiornamento"; naturalmente il cliente non dedicherà  neanche un minuto o un dipendente all'inserimento dei prodotti nei cataloghi ("non ho tempo e poi il computer non lo so usare"), non parliamo poi della traduzione nelle lingue straniere ("ma non ci sono programmi automatici che lo fanno?") o degli investimenti in pubblicità  e ottimizzazione ("adesso vediamo come va, poi ci penseremo").

Potreste anche proporvi per supplire ad alcune mancanze ma voi siete degli sviluppatori, non dei traduttori (tanto meno automatici), non dei SEO, non degli abili scrittori di testi promozionali né degli esperti di marketing. Dovrete quindi ricorrere a contributi esterni per un ammontare di spesa che il vostro cliente raramente accetterà .

Arriviamo così alla fase delle "vendite", che andranno malissimo e naturalmente la colpa sarà  vostra; perchè nel flusso di informazioni che avete cercato di trasmettere al vostro cliente l'unica cosa che gli sarà  rimasta tra le orecchie è il prezzo che gli avete chiesto per il vostro (vero) lavoro..

Quindi datemi retta, osCommerce è un'ottima soluzione ma non è una soluzione universale. Quando dovete realizzare un sito di commercio elettronico valutate prima il cliente, poi (se è il caso) passate alla fase "preventivo".

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