Nessun risultato. Prova con un altro termine.
Guide
Notizie
Software
Tutorial

Facebook ads: penalizzazione per i siti Web più lenti?

Facebook ads: penalizzazione per i siti Web più lenti?
Link copiato negli appunti

Qualche giorno fa abbiamo già detto che Google penalizzerà i siti con i popup. Il concetto era: "Il tuo sito non è gradevole per l'utente? Allora gliene mostrerò altri!"

Pare che Facebook sia intenzionato a seguire la stessa logica. Ovvero penalizzare i siti che offrono all'utente un'esperienza di navigazione di scarsa qualità. In particolare il social network se la prende con i siti lenti da caricare, il Sito in Blue è infatti utilizzatissimo via App (dove non sempre la connessione è veloce), quindi il caricamento lento di un sito esterno viene percepito dagli utenti come estremamente fastidioso.

Se un sito non è ottimizzato per la navigazione mobile è addirittura possibile che l'utente lo abbandoni, dopo aver cliccato, ancor prima di averlo visualizzato. Il 40% dei visitatori di un sito lo abbandonerebbe quando ci mette più di 3 secondi per aprirsi, quello che in gergo si chiama "tempo di risposta del server", o latenza, e che precede il caricamento effettivo della pagina.

Ma come può fare Facebook a penalizzare i siti meno performanti? L'ipotesi più probabile è che verranno penalizzati solo i siti linkati negli annunci pubblicitari a pagamento (la cosiddetta "Facebook ads"). E' probabile che negli annunci (o post) a pagamento possano addirittura essere rifiutati link a siti lenti da caricare. Pertanto chi usa Facebook Ads dovrebbe per prima cosa assicurarsi che il tempo di risposta del proprio server sia inferiore ai 3 secondi. Non credo invece che ci saranno conseguenze per chi posta link organici nel News Feed.

Comunque ad oggi tale cambiamento non risulta ancora essere stato adottato e non si sa nemmeno bene quando lo sarà.

Per misurare questo parametro molti usano una soluzione come Gtmetrix.com, perché è uno strumento completo che consente di misurare un po' tutti i parametri che riguardano la velocità di un sito. Volendo usare uno strumento più semplice potete provare con tools.pingdom.com (il parametro in questione è il cosiddetto "Wait").

Tuttavia, per chi non lo conoscesse ancora, un giretto su PageSpeed Insights di Google è praticamente "obbligatorio" (nel senso che non conviene farne a meno): è molto meno dettagliato, ma è "made in Google" e quindi molto interessante anche per chi fa SEO.

Via Facebook business

Ti consigliamo anche