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Azure: nuovi strumenti per mobile e IoT

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Nel corso della Build 2016 Microsoft ha confermato ulteriormente la sua strategia commerciale incentrata sull'apertura a soluzioni Open Source, in particolare per quanto riguarda gli strumenti dedicati agli sviluppatori e l'interoperabilità tra tecnologie spesso complementari anche se legate a licenze di diversa natura. Azure ha ovviamente un ruolo centrale nel nuovo corso di un'azienda decisa a spostare in parte il proprio baricentro da Windows al Cloud.

Combinando gli ecosistemi di sviluppo .NET e Xamarin i coder avranno maggiori opportunità di creare applicazioni mobile cross-platform in grado di operare su dispositivi equipaggiati con i sistemi operativi iOS, Android e, naturalmente Windows, nel contempo l'infrastruttura di Azure faciliterà il lavoro di chi desidera realizzare App su Linux o Windows indipendentemente dal linguaggio di riferimento.

La maggiore libertà di azione derivante dall'eliminazione dei vincoli correlati alle differenti piattaforme significa anche maggiore capacità di attrarre sviluppatori all'interno del proprio ecosistema; un'impostazione che potrebbe rivelarsi più conveniente rispetto alla contrapposizione tra Closed e Open che nel lungo periodo non aveva premiato il gruppo di Redmond, ricordate Steve Ballmer che definì Linux "un cancro"?

Ma dato che la filosofia aziendale non basta a testimoniare un cambio di rotta, Microsoft ha deciso di integrare in Azure nuove feature per il development, cercando di spaziare quanto più possibile tra i diversi aspetti di questo articolato segmento, dal mobile all'Internet della Cose passando per il Web:

  • Azure Service Fabric: application platform basata sui microservizi utilizzabile per la progettazione di App e servizi disponibili continuativamente su Cloud;
  • Azure Functions: estensione di Azure per l'elaborazione senza server concepita per soluzioni event-driven con scalabilità automatica;
  • Azure IoT Starter Kits: per la prototipazione IoT, l'Azure IoT Gateway SDK consentirà a device e sensori di connettersi a Internet senza sostituire l’infrastruttura esistente, mentre Azure IoT Hub gestirà gli oggetti connessi;
  • Power BI Embedded: per l'integrazione di report interattivi e le visualizzazioni grafiche su qualsiasi App o device.

Sempre per quanto riguarda l'interoperabilità, sono da segnalare inoltre gli interventi operati per semplificare la comunicazione tra applicazioni con l'Azure DocumentDB NoSQL service tramite API per MongoDB.

Via Microsoft News Center

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