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Database as a Service: SQL Azure e alternative a MySQL

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Si sente sempre più spesso parlare di Database as a Service, cioè di tutti quei servizi di storage fruiti (e pagati) per il tempo e la banda necessari a salvare le informazioni e/o leggerle.

Ma perché usare una soluzione in cloud piuttosto che un db dadicato offerto dal nostro provider? Con poche decine di euro all'anno possiamo avere quello di cui abbiamo bisogno. Per database di piccolo taglio, forse il gioco non vale la candela. Se però vediamo che ci sono dei colli di bottiglia rappresentati dall'accesso al database e non sappiamo come questo viene gestito dal provider le soluzioni restano due: server dedicato per avere il pieno controllo... o il cloud!

Sul mercato si trovano diverse soluzioni. Tra queste possiamo certamente citare
SQL Azure, su cui Microsoft sta spingendo molto. Chi usa SQL Server nelle proprie applicazioni, sarà  orientato verso questo servizio.
Pochi forse sanno che però anche MySQL è disponibile in versione cloud e ad oggi esistono diversi provider. Si differenziano per servizi e pricing, ovviamente.

Ne riporto alcuni:

Prima di sceglierne uno, valutiamo bene i costi di setup, quelli di deploy, la facilità  di configurazione e soprattutto eventuali costi "dormienti", ovvero quei costi che si sostengono anche se il db è spento o non utilizzato (niente traffico).

Di seguito riporto, per comodità , le pagine che consentono di orientarsi tra i prezzi:

Voi, quale di questi servizi usate? Quale consigliereste?

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